Gli italiani e l’inglese

Gli italiani e l’inglese

8 Aprile 2019 0 Di Federico Arata

Ormai tutti nel mondo intero sanno che gli italiani non vanno molto d’accordo con la lingua inglese, nonostante alcuni si vantino di questo piccolo difetto. Ora, però, ciò è stato accertato da una vera e propria inchiesta che ha permesso di stilare una classifica dei Paesi in cui si parla meglio l’inglese. L’Italia, purtroppo, si trova in una posizione davvero bassa rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea.

Al primo posto ci sono gli olandesi e a ciò vi è una spiegazione concreta, ma non è ammissibile il fatto che veniamo battuti addirittura dagli spagnoli. La classifica è stata stilata da Education First EPI e per questo risulta essere più che affidabile.

Gli italiani, infatti, incontrano non poche difficoltà durante la frequentazione di corsi di lingua inglese e probabilmente ciò si deve soprattutto al fatto che le parole non vengono pronunciate così come sono scritte, a differenza dell’italiano che si legge come si scrive. In aggiunta a ciò, l’italiano medio sta iniziando solo ultimamente ad approcciarsi alla lingua inglese, per cui si ritrova ad impararla anche a 40 anni, età in cui le capacità apprensive sono sicuramente inferiori rispetto a quelle di un bambino di 5 anni.

In aggiunta a ciò, la maggior parte delle parole inglesi possono avere più di un significato a seconda della loro posizione all’interno della frase. A tutto ciò si deve poi aggiungere il fatto che l’ordine delle parole all’interno delle frasi può variare e di conseguenza la maggior parte delle regole grammaticali della lingua inglese sono completamente differenti rispetto a quelle della lingua italiana. Quest’ultimo asserimento, ovviamente, risulta essere alquanto ovvio ma ciò non deve essere sottovalutato in quanto se consideriamo lingue come lo spagnolo o il francese la difficoltà cambia. Non a caso, queste ultime sono lingue neolatine, proprio come il nostro italiano, e per questo motivo nascono tutte dalla stessa impronta che le rende simili anche nelle piccolezze.

Vantaggi di studiare l’inglese a Roma

In ogni caso, gli italiani, nonostante non riescano a migliorare la propria pronuncia in nessun modo, stanno capendo pian piano l’importanza della conoscenza di una lingua straniera. Proprio per questo motivo, infatti, stanno dedicando molto più tempo e denaro per la frequentazione di corsi d’inglese. I vantaggi che se ne possono trarre sono davvero numerosi e non riguardano solo la nostra vita privata o il fatto di poter viaggiare per il mondo facendosi capire, ma riguarda sicuramente qualcosa in più. Con ciò intendiamo che l’inglese può essere molto utile anche nella propria vita lavorativa, soprattutto se si è a contatto con numerose persone diverse o si lavora in una città multietnica come Milano o Roma, frequentata da innumerevoli turisti.

Ciò dovrebbe comunque essere una motivazione in più per spronare gli italiani a studiare di più questa lingua. Lo studio effettuato, al contrario, stabilisce che gli italiani possiedono solo una conoscenza moderata della lingua e per questo possono parlare solo di argomenti a loro già noti, rispondere a email o capire i testi delle canzoni. Insomma, la nostra conoscenza si basa solo su informazioni basiche che non ci permettono di effettuare una discussione un po’ più articolata.

Gli olandesi, al contrario, come già anticipato si trovano al primo posto e non a caso sono in grado di effettuare discorsi più complicati anche riguardanti argomenti a loro sconosciuti. Inoltre sono in grado di leggere testi complicati senza alcuna difficoltà. Ma da cosa dipende questa differenza? Probabilmente la bravura degli olandesi nel parlare la lingua inglese si deve al fatto che in questo Paese i film e i contenuti audiovisivi prodotti dagli americani non vengono tradotti in olandese, ma vengono diffusi solo con l’aggiunta dei sottotitoli.

Ciò gli ha sicuramente permesso di praticare la lingua e di ascoltarla praticamente 24 ore su 24, o meglio ogni volta che accendono la televisione per guardare un film.

Articolo gentilmente concesso da: www.britishinstitutesromaprati.com