A spasso per il Friuli-Venezia Giulia

A spasso per il Friuli-Venezia Giulia

12 Aprile 2022 1 Di gnius

Una delle zone meno considerate della penisola italiana è ahimè il Friuli-Venezia Giulia (FVG), forse per la sua posizione periferica, in alto a destra al confine con Austria e Slovenia, e/o per la sua storia molto particolare e piuttosto a sé. Un vero peccato ma anche una sorta di benedizione che ha fatto rimanere questa piccola regione intatta, autentica, meno costosa e fuori dalla portata del turismo di massa per lungo tempo.

Negli ultimi anni questo potenziale inesplorato sta però emergendo poiché in pochissimo spazio il visitatore trova un compendio di tutti i paesaggi, dalle Prealpi che digradano in colline e poi in pianura fino ad arrivare alle spiagge lungo il Mare Adriatico. Le distanze sono molto ridotte, infatti sia da nord a sud che da est a ovest i chilometri da percorrere superano di poco il centinaio.

Ce n’è proprio per tutti i gusti e per tutte le stagioni con una lunghissima lista di gite brevi e piacevoli. Per muoversi agevolmente e riuscire a fare tutte le deviazioni che vorrete strada facendo, un mezzo proprio è un must.
La soluzione più semplice ed economica è quella di noleggiare una auto per poter seguire il proprio itinerario in Friuli-Venezia Giulia.
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Itinerari del Friuli-Venezia Giulia

Vi proponiamo di seguito vari itinerari a tema che vi faranno conoscere il Friuli-Venezia Giulia sotto diverse angolazioni. Si comincia con il classico giro dei capoluoghi di provincia fra cui Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone.

Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone

Udine sorge proprio al centro della regione ed una città di medie dimensioni e con un elegante centro storico dall’impronta veneziana. Salendo sul Castello di Udine si gode di una vista che spazia su tutto il Friuli centrale.

Trieste, capoluogo e città più popolosa della regione, si trova invece a sud-est al confine con la penisola istriana. È una città di mare straordinaria che mostra una forte impronta austro-ungarica, essendo stata per mezzo secolo l’unico sbocco sul mare dell’impero asburgico.
Soprattutto con la proclamazione nel 1719 del porto franco e sotto il governo di Maria Teresa la città ha esperito un boom demografico e una grande fioritura sia dal punto di vista economico che culturale.
Lo dimostrano gli eleganti edifici neoclassici sulle Rive, i luoghi di culto di varie religioni, e la presenza di grandi penne del calibro di James Joyce, Umberto Saba e Italo Svevo. Andandovene dovete programmare una sosta al Castello di Miramare, un vero e proprio gioiellino architettonico in stile neogotico costruito in riva al mare da Massimiliano I d’Asburgo per sua moglie Carlotta.
Gli interni del Castello di Miramare sono molto ben conservati e l’enorme parco circostante è un vero angolo di paradiso.
Gorizia e Pordenone si trovano rispettivamente a est al confine con la Slovenia, e a ovest al confine con il Veneto.

Gorizia è dominata da un grande castello con all’interno diversi musei sul medioevo goriziano, sulla Grande Guerra e sulla moda. Altro punto cruciale per la storia della città è il piazzale della Stazione Transalpina, dove si vede ancora la linea di confine tracciata sul terreno nel 1947 e che divideva a metà la parte occidentale di Gorizia che rimaneva italiana, dalla parte orientale di Nova Gorica che passava alla Slovenia.A molti verrà in mente il paragone con la città di Berlino.

Pordenone è dal canto suo molto piacevole e tranquilla, con tratti marcatamente veneziani. Il suo territorio provinciale è molto importante per l’economia regionale con la presenza di diverse industrie, fra cui stabilimenti per la lavorazione di ceramiche e terracotta.

Itinerario storico in Friuli-Venezia Giulia

Per chi ama la storia abbiamo preparato un percorso che dai primi secoli avanti Cristo arriva quasi ai giorni nostri. Fatto sconosciuto a molti, nella Bassa friulana sorgeva una delle maggiori città al tempo dell’impero romano, ovvero Aquileia.
Venne fondata nel 131 a.C. ma crebbe particolarmente sotto Massimiano a partire dal 300 d.C e con il diffondersi del cristianesimo e delle conseguenti persecuzioni dei martiri.
Ancora oggi si può accedere alla magnifica basilica paleocristiana fatta costruire dal vescovo Teodoro dove, sospesi su un camminamento in vetro si possono ammirare i pavimenti musivi dell’edificio originario, sepolti per secoli sotto il fango e su cui era stato ricostruito un nuovo edificio.

Il loro valore è talmente alto da essere stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell’UNESCO.

Oltre alla basilica si può visitare il battistero, il Museo Paleocristiano, il Museo Archeologico Nazionale e fare un giro a piedi fino agli scavi del foro romano e lungo la Via Sacra che portava all’antico porto fluviale sul fiume Natissa.
Con l’arrivo dei barbari l’impero si disgregò e Aquileia cadde in rovina.

Proprio in quel periodo nella zona di Cividale si insediò il popolo longobardo che la elesse come capitale del proprio ducato. Le numerose tracce lasciateci da questa civiltà rivenuti soprattutto nelle necropoli sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Cividale, il più importante in Italia.

Preziosissimo lascito è anche l’Oratorio di Santa Maria in Valle, meglio conosciuto come Tempietto Longobardo, parte di un monastero femminile. Oltre agli stalli lignei colpiscono particolarmente i fregi e gli affreschi che ornano le pareti.

Facciamo ora un salto nel tempo fino alla Prima Guerra Mondiale dove il Friuli-Venezia Giulia è stato uno dei fronti lungo il quale si è maggiormente combattuto.
Le aree vicino ai confini sono disseminate di monumenti ai caduti, casematte, trincee, ma i veri luoghi della memoria si trovano nel goriziano e sono senza dubbio il Sacrario di Redipuglia e il Monte San Michele.
Il sacrario è stato eretto durante il fascismo come cimitero monumentale a forma di scala che si posa sul Monte Sei Busi. Il vicino Monte San Michele, rilievo carsico con buona vista su tutta la Valle dell’Isonzo, è stato teatro di numerose battaglie e vi è stato di stanza anche il poeta Ungaretti.

Vi è un piccolo museo e si possono fare dei percorsi o delle visite guidate a piedi fra le trincee.
Purtroppo, anche della Seconda Guerra mondiale ci sono delle tristi testimonianze. Alla periferia di Trieste c’è stato quello che viene considerato l’unico campo di concentramento e sterminio sul territorio italiano: la Risiera di San Sabba. La visita è davvero molto toccante.

Itinerario enogastronomico del Friuli-Venezia Giulia

Veniamo però adesso ad un itinerario che insegue i sapori e gli aromi tipici di questa regione di confine che non scherza sia sul fronte dei vini che su quello dei cibi gourmet.

Primo fra tutti è il crudo di San Daniele DOP, prodotto a San Daniele con cosce di maiali provenienti dalla Pianura Padana. Più salato e contraddistinto dalla tipica forma a chitarra, fa da concorrenza al crudo di Parma ed è conosciuto in tutto il mondo.
Questo piccolo paesino sul cocuzzolo di una collina al centro del Friuli-Venezia Giulia vi aspetta quindi per un pasto a base di prosciutto accompagnato da un bel bicchiere di vino bianco come il Friulano o il Traminer.

E parlando di vini il Friuli-Venezia Giulia è suddiviso in diverse zone viti-vinicole fra cui spiccano quella dei Colli Orientali a ridosso di Cividale, il Collio nei pressi di Gorizia e il Friuli Grave.
Assolutamente da provare sono i Cabernet, il Pinot grigio, la Ribolla gialla, il Refosco e il dolce Ramandolo DOCG.

Per i dolci Cividale è la città giusta, con la torta soffice ripiena di noci chiamata “Gubana” e gli “strucchi” che sono dei biscottini fritti con un ripieno simile.

A Sauris, a nord-ovest in mezzo ai monti, c’è lo stabilimento di speck della Wolf e anche la molto amata birreria Zahre. In tutta la provincia di Udine cercate di rifocillarvi a intervalli regolari nelle trattorie veraci frequentate dai locali. Ordinate assolutamente del salame friulano, il “frico di patate” con polenta, companatico per eccellenza, e in inverno “brovada e muset”, un piatto a base di cotechino accompagnato da rape grattugiate cotte nell’aceto.

Mare e montagna in Friuli-Venezia Giulia

Ci eravamo quasi dimenticati di darvi degli spunti al volo per delle più tradizionali vacanze di mare o montagna. Lignano Sabbiadoro, la Rimini del Friuli, con lunghe distese di sabbia luccicante si presta benissimo per soggiorni in famiglia, con amici e anche per giovani offrendo uno zoo, un parco acquatico e diverse discoteche.

La vicina Grado è invece più tranquilla e ha un centro storico davvero incantevole con due basiliche paleocristiane e case colorate.

Nella zona prealpina, Ravascletto a nord e Forni di Sopra a ovest, sono perfette per delle belle sciate in inverno o delle passeggiate ad alta quota in estate.

Se volete aggiungere un pizzico di avventura al vostro soggiorno potete arricchirlo con una delle tante gite che via abbiamo proposto nei paragrafi precedenti. Quando pianificate il vostro prossimo viaggio siate quindi alternativi e date una chance il Friuli-Venezia Giulia che non vi deluderà affatto.