
Di Giuseppe De Nicola - opera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento
Le Città Fantasma in Italia da Visitare
3 Agosto 2016 0 Di gniusCalabria
Panduri
Panduri è una cittadina situata all’interno del comune di Careri, la cittadina fu completamente distrutta da un forte terremoto avvenuto nel 1570.
Tutto quello che ne rimane sono le mura del convento, in seguito alla distruzione di Panduri gli abitanti si trasferirono nella collina adiacente costruendo Careri.
C’è una leggenda legata a questa città o meglio due: la prima, narra di una favolosa caverna con un ingresso nascosto, noto solo agli abitanti, nella quale si verificano strani fenomeni di magnetismo.
La storia più interessante è legata ad un quadro. Il quadro era conservato nel monastero di Panduri, dopo il terremoto, il quadro in questione era una delle molte cose disperse dagli abitanti. Un bue lasciato al pascolo si intestardì a scavare nei ruderi, i padroni non riuscendo a portarlo via iniziarono loro stessi a scavare. Alla fine rinvennero il quadro “La Madonna delle Grazie di Panduri“.
Il quadro rimase nella parrocchia di Careri fino alla fine degli anni ottanta quando venne trafugato. I fedeli ogni estate si ritrovano sulla collina in memoria dei morti dovuti al terremoto e per venerare una riproduzione della Madonna di Panduri.
Campania
Cerreto Antica
L’opinione più diffusa tra gli storici è che la città che ora prende il nome di Cerreto Antica sia sorta in seguito agli attacchi dei Saraceni durante l’ottavo secolo che distrussero le città di Telesia e Cominium Ocritum.
Gli abitanti di queste due città edificarono Cerrito in una posizione maggiormente difendibile delle due precedenti città.
Proprio in seguito alla distruzione di Telesia la città ebbe l’opportunità di crescere per importanza nel commercio e nella produzione dei panni di lana. La città era dotata di ampie mura fortificate ed internamente anche di un castello con mura proprie ed un fossato. Gli edifici principali erano due chiese poste proprio di fronte all’ingresso del castello quella di Sant’Antonio e quella della Madre di Dio.
A queste due chiese erano annessi il convento dei padri conventuali ed il monastero delle clarisse.
Inoltre erano presenti la collegiata di San Martino e la chiesa di Santa Maria in Capite Foris, che si affacciava su una piazza ampia dove si svolgevano le attività mercantili ed economiche ed erano presenti i pubblici uffici.
Presso una delle porte, la Porta di Suso era presente un torrione con funzioni carcerarie, oggi restano i ruderi di questo edificio presso la porta della città.
Il 5 Giugno del 1688 un sisma classificato dagli storici del IX – X grado della scala Mercalli, causò la distruzione di Cerreto Antica e non solo, visto che il terremoto devastò tutto il territorio del Sannio, i conti Carafa che in quel momento erano feudatari della Città si premurarono di ricostruire la città su un suolo più stabile ma in posizione egualmente difendibile.
La città di Cerreto Antica venne quindi completamente abbandonata, entrando a far parte dei borghi fantasma d’italia, ed utilizzata come cava per l’edificazione della nuova città.
Emilia Romagna
Durazzo
Il borgo di Durazzo durante il medioevo possedeva una discreta importanza economica e politica, infatti in questa città era situata la sontuosa villa della famiglia Senatoria dei Pepoli di Bologna. Tuttavia la famiglia Pepoli aveva completamente abbandonato la villa già all’inizio del 1700. Tale abbandono si ritiene sia legato alle continue rotte dei due fiumi che scorrono nella zona, l’Idice ed il Quaderna.
Del Borgo l’unica cosa che rimane è il campanile della chiesa dei SS Filippo e Giacomo, mentre è probabile che sotto i depositi alluvionali dei due fiumi sia possibile rinvenire la villa dei Pepoli e le abitazioni del borgo.
Friuli-Venezia Giulia
Pàlcoda
Il piccolo borgo montano di Pàlcoda arroccato sui monti del Friuli-Venezia Giulia, divenne abitato stabilmente solo nel corso del 1600 grazie all’operato di due famiglie quella dei Moruzzi e dei Masutti. Il luogo era frequentato in precedenza dai pastori di passaggio; Nel corso del 1700 divenne un vero e proprio borgo e alle tradizionali attività dell’economia di sussistenza si associarono attività commerciali come la produzione di cappelli di paglia, che venivano venduti fino in Nord Europa.
Nel 1780 Giacomo Masutti fece costruire una chiesa dedicata la suo santo patrono.
Il piccolo borgo tuttavia dovette cedere alla Grande Guerra infatti la crisi che venne causata dalla guerra portò il paesino ad un declino degli abitanti tanto che nel 1923 gli ultimi membri della famiglia Masutti si trasferirono definitivamente lasciando il paese e rendendo ufficialmente Pàlcoda una città fantasma.
Il 14 Giugno del 2014 la chiesa venne nuovamente inaugurata dopo un attento restauro ad opera di Antonio Masutti.