Viaggio in Toscana: storia, cultura e sapori della Maremma
7 Agosto 2024Il matrimonio tra cultura, storia e bellezza dà origine al fascino della Maremma, territorio in cui i paesaggi marini rappresentano un’attrazione a cui è impossibile resistere. Stiamo parlando di una regione della Toscana davvero speciale, racchiusa nella provincia di Grosseto. I turisti qui hanno la possibilità di godere della quiete di lunghe distese di sabbia dorata in spiagge bagnate da acque trasparenti, mentre i panorami circostanti danno vita a un’atmosfera che non è esagerato definire leggendaria. E proprio a una leggenda ci rifacciamo: quella secondo la quale Venere, la dea della bellezza, una volta emerse dalle acque del Tirreno perdendo 7 perle che facevano parte della sua collana, da cui ebbero origine le 7 isole che ancora oggi compongono l’Arcipelago Toscano.
Che cosa vedere in Maremma
Sono davvero tante le location che meritano di essere scoperte in occasione di un viaggio in Maremma. Castiglione della Pescaia, per esempio, è la meta ideale per chi ama il mare, e non a caso è una destinazione conosciuta in tutta Italia. Si tratta di una località balneare caratterizzata dalla presenza di una baia deliziosa, così come deliziosa è la spiaggia di Marina di Alberese, che si trova nel Parco Regionale della Maremma: non a caso una meta amata da coloro che hanno voglia di un po’ di quiete e non vedono l’ora di godersi la natura in tutta la sua bellezza.
Le località balneari
Proseguendo nella rassegna delle località balneari della Maremma, non si può non citare la spiaggia di Talamone, che è il luogo ideale per tutti gli appassionati di kitesurf e di windsurf: qui ci si può dedicare a una grande varietà di sport acquatici, beneficiando di una vista panoramica capace di togliere il fiato. E sempre a proposito del mare toscano, chi ha voglia di esplorare tutto l’arcipelago non può che scegliere come punto di partenza Porto Santo Stefano. Non tutti sanno, poi, che la Maremma è costellata di sbalorditive grotte marine: è il caso della Grotta Azzurra e della Grotta dell’Olio, a cui si può accedere in occasione di tour guidati.
Tra storia e cultura
Esplorare il territorio della Maremma vuol dire anche entrare in contatto con la cultura e la storia del posto: a questo proposito è quasi obbligatorio citare il Parco Archeologico di Cosa e l’antica città etrusca di Roselle. E, ancora, meritano di essere visti i deliziosi borghi medievali di Sovana, Sorano e Pitigliano, nell’Area del Tufo, grazie a cui si può compiere un salto a ritroso nel tempo. Chi vuole soggiornare in Maremma può visitare il sito rascioniececconello.it per scoprire l’agriturismo di Rascioni e Cecconello, che permette di vivere un’esperienza immersiva, tra servizi di qualità e degustazioni di vino.
I vigneti
Non a caso, i protagonisti di questo agriturismo sono i vigneti, che crescono in un territorio di circa 5 ettari e vengono coltivati con tre differenti varietà di uva: il vermentino, il ciliegiolo e il sangiovese. In particolare al ciliegiolo e al sangiovese sono dedicati 4 ettari di vigneti, per una densità pari più o meno a 3800 piante per ettaro. Stiamo parlando di un terreno collinare di medio impasto, con 12 gemme per ceppo e una notevole presenza di scheletro: aspetti che hanno un effetto positivo sulla freschezza delle uve.
Un vino biologico
L’azienda Rascioni e Cecconello ha scelto di puntare su metodi di coltivazione specializzati, secondo un approccio sostenibile che renda il Ciliegiolo un vino biologico. L’obiettivo è quello di influenzare la crescita delle viti in senso positivo; inoltre vengono sperimentate diverse soluzioni di allevamento con l’intento di portare su alti livelli non solo la quantità di uva prodotta, ma anche gli standard di qualità, fermo restando che il Guyot singolo rappresenta la principale scelta. Optare per la sostenibilità in ogni caso non vuol dire rinunciare alla tradizione; da questo punto di vista, nei vigneti viene svolto un lavoro meticoloso che mira a rispettare con la massima attenzione i cicli naturali, mentre la coltivazione biologica prevede di usare unicamente sostanze organiche per concimare. La consulenza di enologi competenti è il plus che valorizzare le diverse fasi del processo di produzione, a partire dalla cura del vigneto per arrivare a un momento delicato come quello dell’imbottigliamento.