La Camera Sommersa di Pemba Zanzibar

La Camera Sommersa di Pemba Zanzibar

7 Novembre 2014 0 Di gnius

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Il Manta Resort non è per tutti’ così si apre l’home page del sito di un hotel situato sulla piccola isola di Pemba, appartenente all’arcipelago di Zanzibar. In effetti è proprio così dal momento che l’hotel, oltre che ad essere inserito in una meravigliosa natura selvaggia che dona l’impressione di essere fuori da ogni civilizzazione, offre una particolarissima sistemazione unica in Africa e seconda al mondo: una stanza sotto la superficie dell’Oceano Indiano. La suite si trova a quattro metri di profondità ed è composta da tre livelli.
La camera da letto è ubicata nel punto più basso della costruzione e si avrà la compagnia della variopinta fauna marina; a livello del mare si trova il salotto e il bagno; l’ultima porzione è dedicata al tetto che copre la singolare struttura.

Non è certo economico il pernottamento, dal momento che il costo per una sola notte è di 1500 dollari se si è in coppia e di 900 dollari se si è da soli, ma certamente questa esperienza può definirsi fuori dal comune e merita di essere vissuta se si è amanti del mare e non si soffre di claustrofobia.

Zanzibar offre una gastronomia che è la rappresentazione di tutte le etnie che sono state presenti in questa parte dell’africa e che ha utilizzato il pesce, il cocco, l’immancabile riso e spezie di ogni tipo e che sono parte essenziale dell’economia dell’isola. Non per niente è il primo produttore mondiale di chiodi di garofano e le ricche piantagioni di spezie, sono la peculiarità dell’isola. Nelle farm (chiamate Shamba) si coltivano con attenzione, le piante della famosa cannella dalle quali, dopo una lavorazione tendente ad eliminare il sughero presente ed essere essiccate, rimarranno solo le deliziose stecche profumate.

Chiodi di garofano, cardamomo, coriandolo e cumino fanno parte della preparazione di pietanze speziate ma anche di una raffinata cucina locale. Da assaggiare il piatto tipico come il Pilau, un agnello preparato con verdure e particolari aromi; il Sorpotel, un misto di carne di manzo, lingua e fegato che presenta il pungente aroma del chiodo di garofano che viene usato con parsimonia.

La cucina di Zanzibar è molto varia e presente piatti a base di pesce o carne, sempre accompagnati dal riso e conditi con ogni possibile spezia come il peperoncino rosso, il pepe nero, la noce moscata, il ginger e la citronella. Un pasto usuale include sempre l’uji (una polentina di miglio) oppure l’ugali (polentina di mais) che sono serviti insieme al supo, che è un piccante brodo di pesce e pollo. Il maiale non viene mai utilizzato per ragioni religiose e così, la carne è quella di montone oppure di manzo che solitamente viene preparata alla griglia (nyama choma) o stufata insieme a frumento, pomodori, peperoncino, cipolle e spezie e che si chiama boku-boku.

Ma la cucina di Zanzibar è sostanzialmente basata su pesce, crostacei e molluschi data l’alta concentrazione di gamberi, aragoste, polpi, barracuda e altro. Famoso è il pwewa wa nazi, un piatto di minuscoli polpi cucinati nel latte di cocco al quale è stato aggiunto un mix di sapori come il cardamomo, la cannella, il curry, l’aglio e succo di lime. Prelibato anche il filetto al pepe verde dello squalo che si contrappone al richiestissimo piatto di samaki wa kusonga, le famose crocchette a base di pesce fortemente speziate e piccanti.

Per assaggiare la verace cucina locale bisogna recarsi nella capitale di fronte ai giardini di Forodhani dove molte donne al tramonto, preparano piatti tradizionali sopra a dei piccoli fornelli a carbone. Da loro è possibile degustare un menù semplice che nulla ha a che fare con i rinomati ristoranti degli alberghi di lusso, ma il gusto è assicurato con pesce grigliato, carne di montone con riso, il famoso pane indiano chiamato naan, le frittelle dolci e la manioca arrostita.

Il cocco e le banane sono coltivate in estese piantagioni e che fanno parte del menù di ogni giorno, insieme al mango e alla papaia. I più golosi potranno rivolgere la loro attenzione al pane di nocciole e datteri, alle banane fritte con sopra il cioccolato fuso e alla crema sempre di banane e servita aromatizzata e fredda. I patiti del caffè devono assaggiare una tazzina di nera bevanda presa in uno dei Cofee Baraza dove tostano e macinano chicchi di arabica immediatamente prima di preparare un caffè da gusto robusto.