Carne allo spiedo: i piatti della tradizione italiana

Carne allo spiedo: i piatti della tradizione italiana

20 Dicembre 2021 0 Di Federico Arata

La carne è un secondo della cucina italiana fortemente apprezzato, che può essere cucinato in differenti modi per risultare sempre gustoso. Una cottura davvero interessante è quella allo spiedo, che avviene molto lentamente e permette di mantenere la carne morbida e tenera. È inoltre possibile aggiungere spezie ed erbe aromatiche in fase di rosolamento o successivamente, così da rendere il sapore prelibato e caratteristico. Vediamo nel dettaglio quali ricette è possibile realizzare con questa modalità, molte delle quali relative alla tradizione sarda che fonda la propria cucina molto sui secondi di terra dal gusto saporito.

Il porceddu sardo cotto allo spiedo

Iniziamo con un piatto tipico della tradizione sarda, che viene fortemente apprezzato per la sua croccantezza esteriore, unita a una morbidezza interiore davvero unica. Si tratta di un piatto molto saporito, che si origina in tempi piuttosto lunghi poiché la carne viene esposta sopra la brace senza essere troppo vicina, girando su se stessa per circa 4 ore prima che assuma la giusta consistenza. Trascorsi 120 minuti è possibile salarlo e aromatizzarlo più o meno intensamente secondo il gusto personale, per poi servirlo all’interno del piatto. Nel caso sia stato già cotto in precedenza (ad esempio acquistando un prodotto come questo, venduto sottovuoto e pronto per la consumazione) potete inserirlo all’interno del forno a 200 gradi per 15 minuti, per poi alzarlo a 220 per altri 10, così che la crosticina esterna risulti davvero croccante.    

Tratalia

Proseguiamo con un piatto proveniente sempre dall’isola sarda, caratterizzato da una cottura lenta e continua delle interiora di agnello. Queste devono essere precedentemente lavate con acqua e aceto, tagliando in un secondo momento cuore, fegato e polmoni in pezzi di medie dimensioni piuttosto grossolani. Fate attenzione a compiere questa fase con cura, poiché dalla corretta pulizia dipenderà il sapore del piatto. Dopo aver acceso la brace, cuocete gli elementi per 10 minuti e successivamente inseriteli all’interno dell’intestino tenue, che dovrà essere rosolato per circa due ore abbrustolendo tutta la parte superiore. Si tratta di un gustoso secondo di carne che non prevede una preparazione semplice ma assicura un sapore eccezionale e diverso dal solito.

Pollo allo spiedo

Si tratta di un grande classico della cucina italiana, che si presta ad essere servito in tavola in occasione del pranzo della domenica o altri eventi conviviali. Parliamo di una pietanza piuttosto semplice da preparare, che tuttavia prevede una fase preparatoria leggermente articolata. Il pollo intero, infatti, deve prima marinare per diverse ore, all’interno di olio, aglio, rosmarino, del succo di limone, erba cipollina, sale e pepe, così che possa insaporirsi e mantenere tutti i suoi succhi in sede di cottura. Dopo 3 ore potete porlo sul barbecue e coprirlo con un sottile strato di paprika, lasciandolo cuocere per diverse ore finché la parte esterna mostri una golosa crosticina dorata che scrocchia in bocca, mentre l’interno si mantiene morbido e saporito. Il consiglio è servire il tutto con delle ottime patate al forno o delle verdure grigliate direttamente insieme, così che sia possibile godere di una vera e propria esplosione di gusto.

Spiedini di carne e verdura cotti al barbecue

È possibile utilizzare diversi tagli di carne da porre sullo spiedo e creare un mix gustoso da cuocere lentamente. L’ideale sarebbe unire delle salsicce di maiale, delle parti più magre di tacchino e della vitella, inserendo nel messo peperoni rossi tagliati a quadrati che possano aggiungere una nota ulteriore di sapore. Anche in questo caso è importante la marinatura che viene eseguita in precedenza, che prevede l’utilizzo di varie spezie che possano insaporire una composizione già di per se molto ricca. Fate attenzione a scegliere tagli che più o meno prevedano gli stessi tempi di cottura sullo spiedo, lasciando che si dorino all’esterno e si mantengano morbidi e teneri all’interno.